INTRODUZZIONE

Il case che ho acquistato è della sunbeam, modello UV reactive, il montaggio dei vari componenti non è stato complesso anche se le istruzioni fornite risultano scarne e di vecchia revisione. Avendo un PC con raffreddamento a liquido non ho grandi probblemi per ciò che riguarda il raffreddamento, cosa che, il plexiglass invece contribuisce in maniera inversa, le sue pareti infatti impediscono la dispersione del calore generato dai vari componenti presenti nel PC ossia Processore, Chipset, Scheda video, HDD e Lettori CD/DVD. Questo è uno dei motivi della preddisposizione per le varie ventole, oltre a quelle anteriori ( HDD ) e posteriori (esplusione) oramai standardizzate, vi sono presenti anche una superiore (espulsione) e due laterali (immissione) per il raffrescamento delle “schede video”, per aumentare la dissipazione del processore.

IL MONTAGGIO

Nella confezione vi sono dei guanti utili non tanto per evitare di segnare rigando i panneli, ma per evitare impronte su di essi. Le viti presenti sono di 4 tipi, per il montaggio dei pannelli, per il montaggio delle FAN, per il montaggio della scheda mandre e per il montaggio del supporto per la mascherina posteriore. Le viti sono facilmete riconoscibili grazie alle dimensioni differenti in particolare quelle utilizzate per il montaggio dei pannelli anno una testa di ampio diamentro di gradevole effetto grafico grazie anche alla colorazione dorata.

HARD BENCH IPANNEL MOD

Per completare il nuovo case, ho provveduto all’acquisto di 3 neon UV collegati ai rispettivi alternatori. Visto e considerato che i dispositivi ON/OFF erano posizionati dietro il pannello, occupando quindi 2 slot PCI, o provveduto alla modifica di un apnnello della enermax. Siccome per mia sventura ho danneggiato il cristallo LCD, ho provveduto alla sua eliminazione sostituendo il cristallo con una plastica ricavata da una confezzione di caramelle, come potete vedere sembra quasi che sia fatto di fabbrica. Per accendere i neon ho acquistato n2 interruttori 4 led blu/verdi e 4 resistenze da 1 Hom da insererire in serie ai led, ed infine una basetta millefori per la circuitazione. Per iniziare il procedimento ho preso le misure del vecchio cristallo per potermi regolare su i fori di ancoraggio da fare nella basetta. in oltre ho preso le dimesioni del display per poter posizionere i led e le resistenze. La circuitazione è piuttosto semplice avendo 2 interruttori posso ottenere 2 linee On/Off percui ho voluto utilizzare 2 led per il circuito Off e due led per il circuito On in parallelo ad esso il circuito per l’accensione dei neon.

HARD BENCH WATERCOOL!

Inutile dire che in un case trasparente di plexyglass il calore al suo interno viene mantenuto e non propriamente dissipato nel qual caso sia completamente chiuso, questo è il motivo delle molteplici predisposizioni per le ventole da 8mm. Il problema l’ho aggirato utilizzando un sistema di raffreddamento a liquido, di cui ne ho già ampliamente parlato in pagine precedenti. Per un effeto grafico più evidente ho optato per l’acquisto di una tanica della Termaltake nella quale erano provvisti alcuni “cm” di tubo reattivo di colore verde, di cui, dopo un analisi dello spazio utilizzabile all’interno del case, ho provveduto al loro dimensionamento (sovradimensionamento oserei dire) per ottenere uno spazio di manovra sufficente per future installazioni e o rimozioni. Qualche parola in più bisonga spenderla per la disposizione dei cavi, inutile dire ” più mascherati sono migliore l’effetto grafico ottenuto “.

HARD BENCH AIRCOOL!

Con il modello a mia disposizione vi sono n°5 aperture per ventole 80×80, ne ho acquistate “n°4” tutte tachimetriche e trasperenti ( si cosnsiglia fortemente di acquisterne 2 dal profilo ribassato 80x80x15 ). Mentre per le posizioni anteriori e posteriori non si riscontrano grossi problemi, si lamentano alcuni problemi di spazio con gli alimentatori di nuova generazione, in particolare i modelli aventi “plug modulari” per cavetterie di future installazioni. Infatti le ventole 80x80x25 vanno a cllimare contro i moduli rendendo alcuni di essi inutilizzabili, cosipure i fori del pannello laterale possono causare noie ai possessori di radiatori per sistemi a liquido, che ne impediscono l’installazione. Le cose cambiano utilizzando ventole dal profilo da 15mm.

TEST E VALUTAZIONE

Una volta concluso il montaggio, ho notato una leggera flessione del pannello posteriore sicuramente causato dal peso dell’alimentatore e della scheda madre. Si ha, inoltre, una forte difficoltà nella manutenzione del PC, soprattutto per ciò che riguarda l’intallazione di periferiche tipo HDD,CD/DVD e tutte i dispositivi che vengono installati negli slot anteriori. Infatti esiste un solo pannello posteriore che sorregge la scheda madre e chiude il case, impedendo quindi la rimozione del pannello posteriore o quantomeno la consueta utilità dello stesso.

Le cose cambiano per ciò che concerne l’aspetto estetico, si ha da subito un forte impatto visivo. Effettuando un abuona installazione, mascherando i fili dell’alimentatore, disponendo i vari connettori degli HDD in modo da valorizzare i vari componenti, si riesce ad ottenere la visuale intena, completa, dei vari componenti del PC.

Le varie aperture per le ventole, sono state predisposte per dissipare il calore che si accumula all’interno, e che non verrebbe dissipato dato che il plexyglass ha una bassa conducibilità termica. A mio avviso sarebbe stato meglio inserire una unica ventola centrale da 120 al posto di quelee da 80. Cosi da facilitare le installazioni e facilitare lo smaltimento del calore accumulato. Si consiglia comunque di utilizzare dei filtri, non griglie, che eviteranno inestetiche

La manutenzione interna risulta veramente scomoda una volta installato il tutto, infatti se si deve sostituire o aggiungere un componete da inserire negli slot liberi, sia da 3,5 o da 4,15 , si deve procedere con la rimosione del pannello posteriore smonatndo quindi la scheda madre. In alternativa si possono svitare i pannelli superiori e posteriori facendo in modo da far scivolare i vani per poter effettuare le installazioni. Comunque sia, sono tecniche che risultano diffici e pericolose, il plexyglass si danneggia facilmente ed è facile incorrere in qualche graffio danneggiandolo inreparabilmente.

La robustezza cel case viene messa a dura prova dall’alimentatore, che come detto in precedenza esercita una pressione sul pannello deformandolo leggermente. Per evitare questo inconveniente si poteva utilizzare un ulteriore pannello interno per irrigidire lo chassy e per sostenere la shceda madre, risolvendo così due problemi che afliggono questo prodotto.

IN CONCLUSIONE

Sebene la funzionalità non sia tutto, questo case è sicuramente migliorabile, resta il fatto che mi ha un po deluso questa mancanza di rigidità. Tuttavia l’effetto finale è tra i più spettacolari in termini visivi, in effetti applicando dei neon UV, il prodotto si valorizza uleriormente mostrando tutta la sua forza per ciò che concerne l’estetica.